Il Cuore Pulsante di Cantù
La colonna sonora che ha accompagnato il Festival del Legno di Cantù.
Così un semplice macchinario è diventato un sintetizzatore, la colata di una Fonderia è diventata un arpeggiatore, il fuoco a contatto con l’acqua è diventato uno splash orchestrale e via dicendo.
L’Audio, il Suono e la Voce stanno assumendo, nel marketing e nella comunicazione, quel ruolo che una volta era a titolo esclusivo dei Video e dei Social in generale.
Ormai il Social e il Video, pur importanti, sono strumenti per influencer di vario genere mentre l’Audio, in tutte le sue espressioni (artistiche, compositive, giornalistiche, radiofoniche) sta funzionando molto bene tra le Istituzioni e le PMI, fino alle grandi Multinazionali.
L’Audio richiede più pazienza, più ascolto e più attenzione, per questo si presta per progetti di comunicazione immersivi, dove non basta comunicare un messaggio ma serve vivere un’esperienza sensoriale a 360 gradi.
Il Sound Design, il Podcast, la Web Radio, Il Format Audio sono realtà solide che affiancano qualsiasi campagna di promozione commerciale e sociale.
Il contesto in cui si inserisce il progetto è la città di Cantù e il suo Festival del Legno fino ad intersecarsi col Museo Diffuso in via di definizione, quindi aperto a più scenari.
A me interessa il Cuore pulsante della Città che è sempre stato il Legno in tutte le sue possibili trasformazioni e i suoi innumerevoli utilizzi. Dalla materia alla Forma fino al Suono. Per Suono non intendo soltanto il materiale che vibra creando frequenze sonore ma anche la gente che vive la fabbrica, la città e le istituzioni.
Il risultato finale è l’Armonia tra tutti questi suoni che crea una colonna sonora ad hoc. Questa può essere utilizzata per diversi scopi: pubblicitari, istituzionali, didattici, in occasione di eventi, live e ovunque sia necessario sonorizzare uno spazio espositivo.
Di seguito “i suoni prima e dopo la trasformazione” della Colonna Sonora “Il Cuore Pulsante di Cantù“, ripresi durante il Festival del Legno.
Colonna Sonora & Sound Design di Antonio Di Bella
Orologio a Pendolo di Pipa Castello / Clock: Da un eccezionale pendolo del ‘700 ho tirato fuori un clock audio che scandisce tutta la prima parte della composizione. Ho voluto appositamente mantenere i 120 BPM per andare perfettamente a tempo col clock
DURANTE LA REGISTRAZIONE
DOPO LA TRASFORMAZIONE
Colata FAE / Elemento Ritmico: La colata è una tecnica affascinante e ha una grande storia. Cosa ho fatto? Ho fatto passare il suono attraverso il mio Sintetizzatore Moog e grazie al suo potente Filtro ho eliminato tutti i rumori di fondo mantenendo solo il suo suono setoso e vellutato. Poi ho applicato un LFO per dare un ritmo al suono e ho automatizzato il filtro per rendere più musicale il tutto.
DURANTE LA REGISTRAZIONE
DOPO LA TRASFORMAZIONE
Macchinario TABU / Sintetizzatore: Ho preso un campione di 6 secondi e l’ho trasformato in un effetto modificando l’inviluppo del suono ossia la sua curva ADSR (Attacco, decay, sustain e rilascio). Poi applicando un delay ed un reverbero l’ho contestualizzato. Ultima cosa, modificando il pitch, ho dato la nota all’effetto utilizzandolo come un Sintetizzatore melodico.
DURANTE LA REGISTRAZIONE
DOPO LA TRASFORMAZIONE
Suono generico fabbrica Pipa Castello / Arpeggiatore: Ho preso un campione e l’ho spezzettato in parti uguali divise per sedicesimi. Poi l’ho filtrato con un noise detector e con l’equalizzatore portando tutto dentro ad un Saturatore Armonico che gli ha dato un suono simile ad un Bass Sinth arpeggiato. Poi ho automatizzato il volume.
DURANTE LA REGISTRAZIONE
DOPO LA TRASFORMAZIONE
Macchinario RIVA 1920 / Harmony: Stesso concetto di estrazione da un campione audio. Qui mi hanno colpito le frequenze medio basse (tra i 300 e i 500 Hz) a cui ho applicato un Filtro, saturandolo e utilizzando la Resonance, per farlo risuonare appunto come se fosse un feedback audio (per intenderci).
DURANTE LA REGISTRAZIONE
DOPO LA TRASFORMAZIONE
Macchinario TABU / Whoosh: Ho trasformato il rumore di questa macchina in un piatto orchestrale della famiglia delle percussioni, spesso utilizzato in associazione con i Timpani a sottolineare dei particolari momenti della composizione.
DURANTE LA REGISTRAZIONE
DOPO LA TRASFORMAZIONE
Molazzatura FAE / Timpani: Questa lavorazione registrata presso la FAE mi ha colpito fin da subito perché pur essendo un rumore fastidioso, ha una certa setosità, come i Timpani dell’orchestra. Allora l’ho utilizzato come tale. Per fare questo ho alleggerito il suono con un Reverbero lungo tenendo un campione di quasi 6 secondi come una Rollata di Timpani appunto.
DURANTE LA REGISTRAZIONE
DOPO LA TRASFORMAZIONE
Elemento rovente a contatto con acqua FAE / Splash: In questo caso ho preso il rumore dell’Acqua a contatto con il ferro rovente ripreso da FAE e l’ho trasformato nel suono dei piatti orchestrali picchiati con i martelletti subito dopo il roll dei timpani.
DURANTE LA REGISTRAZIONE
DOPO LA TRASFORMAZIONE
Macchinario RIVA 1920 / Lead: In questo caso ho fatto una scelta diversa: avevo bisogno di un suono che potesse essere intonato per farne una melodia. Ho trovato un campione di questo macchinario che manteneva la stessa altezza e lo stesso timbro per almeno due secondi e così, l’ho editato ed estrapolato prima di farlo entrare nel campionatore dove, lavorando col Pitch, l’ho accordato. Così è diventato un Sintetizzatore a tutti gli effetti.
DURANTE LA REGISTRAZIONE
DOPO LA TRASFORMAZIONE
Saldatura FAE / Arpeggiatore ritmico: Il rumore della saldatura è molto stridulo, contiene troppe frequenze alte. Allora l’ho utilizzato come elemento ritmico che accompagna il suono di Sintetizzatore dal minuto 1 del brano. Come ho fatto? Editing del campione a cui ho applicato un LFO con un rate sincronizzato al brano e una suddivisione in ottavi. Equalizzazione e filtro hanno fatto il resto. Tenuto a basso volume da ritmo e incalza la lead.
DURANTE LA REGISTRAZIONE
DOPO LA TRASFORMAZIONE
Cardatura Museo RIVA 1920 / Effetti 1 e 2: Eccoci al gioiello della serie di rumori: la cardatura. Strumento antico per cardare la lana. Una volta rilasciato e fatto dondolare, il rumore dava l’idea di qualcosa di scivoloso e in più il rumore diminuiva man mano che aumentava l’attrito dell’aria. Allora ho deciso di farne un suono ritmico con un suo delay naturale che ho soltanto effettato con del reverbero.
DURANTE LA REGISTRAZIONE
DOPO LA TRASFORMAZIONE / EFFETTO 1
DOPO LA TRASFORMAZIONE / EFFETTO 2
Macchinario RIVA 1920 / Kick: Ho generato un Kick con un effetto Delay. La pratica di trattamento del campione è sempre la stessa: Equalizzazione, eliminazione del rumore di fondo, editing e effetti (delay).
DURANTE LA REGISTRAZIONE
DOPO LA TRASFORMAZIONE
Avvitatore RIVA 1920 / Riser: Un semplicissimo avvitatore è diventato un riser ossia un campione che serve a creare un momento di tensione in un particolare attimo del brano. Un campione che parte pianissimo e finisce fortissimo con un FADE IN esagerato.
DURANTE LA REGISTRAZIONE
DOPO LA TRASFORMAZIONE
Catene Metalliche TABU / Crash: Parliamo del macchinario che sposta i tronchi d’albero. Le sue catene metalliche producono un suono già molto piacevole. Io l’ho impreziosito con un effetto di reverbero e di delay che gli ha donato un po’ di profondità e di emozione.
DURANTE LA REGISTRAZIONE
DOPO LA TRASFORMAZIONE
Reverbero naturale Sant’Ambrogio / Elemento ritmico e Sample: Ho catturato il reverbero naturale del Museo Sant’Ambrogio catturando un sample che ho poi messo in loop (ripetizione), costruendo un elemento ritmico piacevole.
DURANTE LA REGISTRAZIONE
DOPO LA TRASFORMAZIONE / ELEMENTO RITMICO
DOPO LA TRASFORMAZIONE / SAMPLE
Campione estratto da Pipa Castello / Sample: Ho estratto un campione dalla registrazione e l’ho trasformato in un sample con una sua nota di riferimento. Eq, comp, delay, reverbero e pitch.
DURANTE LA REGISTRAZIONE
DOPO LA TRASFORMAZIONE
Macchinario RIVA 1920 / FX Delay: Questa volta il riser è molto piccolo. Un sample di circa 2 secondi. Stesso concetto degli altri riser: eq, comp e fade in e delay utilizzati per creare suspance all’interno del brano.
DURANTE LA REGISTRAZIONE
DOPO LA TRASFORMAZIONE